Voi parlate con le statue ! Tra i tanti commenti che ho avuto modo di leggere sotto ai video, ce ne sono parecchi come quello che vi ho appena citato. In realtà non è affatto così: la venerazione delle immagini sacre, o delle statue, per noi Cattolici, si basa sul principio della mediazione delle realtà spirituali attraverso oggetti materiali. Ora vi spiego meglio: quando noi ci mettiamo a pregare davanti a una statua, non veneriamo l’oggetto in quanto tale, ma ciò che esso rappresenta. Pregare davanti a una statua non significa adorare la statua stessa, ma pregare attraverso di essa, aiutandoci a concentrare la nostra attenzione e la nostra mente, orientando il nostro cuore verso Dio. Semplificando molto, potremmo dire che le statue e le immagini ci aiutano nella preghiera contro la distrazione. Facciamo un esempio pratico: Questa è la statua della Madonna. Se io mi metto di fronte a questa statua e prego un’Ave Maria, io non sto pregando la statua. Non mi rivolgo ad essa, ma a Colei che questa statua rappresenta, ovvero la Madre di Gesù.

Questa statua non ha alcun potere intrinseco ma ha lo scopo di facilitare una relazione più profonda con Dio. Io non sto adorando questa statua, ma la considero un supporto visivo, un aiuto per la mia connessione spirituale.  Se adesso tolgo la statua della Vergine e qui nello stesso punto prego di nuovo un’altra Ave Maria, la mia preghiera rivolta alla Madonna, è identica a quella di prima, non perde valore, nè ottiene un beneficio minore. La preghiera è la stessa. Ricapitolando: Non è l’oggetto stesso che viene venerato, ma la realtà che rappresenta. Perchè diversamente sarebbe una grave violazione del primo comandamento.

La Chiesa Cattolica condanna fermamente l’idolatria, e questo lo ha sempre insegnato sin dai tempi degli Apostoli. Noi Cattolici usiamo le statue perché le consideriamo come strumenti che ci aiutano a concentrare la nostra mente e il nostro cuore sul divino. Inoltre in passato servivano anche a insegnare, soprattutto agli analfabeti, gli eventi descritti nella Sacra Scrittura. Le statue e le immagini non sono oggetti di culto. C’è una grande differenza tra venerare e adorare. Venerare significa rispettare, onorare e imitare qualcuno che ha vissuto una vita santa e che ci può aiutare con la sua intercessione presso Dio. Infine, il divieto di immagini descritto nella Bibbia, in Esodo, si riferisce al divieto di creare oggetti allo scopo di adorarli come dei. Le immagini e le statue cattoliche non sono adorate, e questo basta per renderle distinte dagli idoli condannati dalla Bibbia.

Per questo è importante che quando entriamo in una chiesa, per prima cosa si va a adorare Gesù presente nel Tabernacolo, poi si può fare tutto il resto, tra cui anche le preghiere di intercessione di fronte alle statue della Vergine Maria e dei Santi. Sia lodato Gesù Cristo.